Negli ultimi mesi ci siamo occupati in diversi momenti del debimetro, un componente fondamentale nei motori a combustione, un misuratore di massa d’aria situato nel condotto di aspirazione, per rendere più efficace la combustione.
In altri termini, grazie al debimetro centralina di comando del motore può gestire al meglio le letture dei sensori per poter mappare in maniera più efficace il funzionamento del motore, nella consapevolezza che la quantità di aria che entra nel motore è certamente uno dei valori più importanti per poter comprendere che cosa succede nelle camere di combustione.
Come funziona il debimetro
Prima di comprendere quali siano i sintomi di un debimetro sporco, ricordiamo che il misuratore di massa d’aria (come viene anche chiamato il debimetro) non è altro che un sensore di flusso situato all’interno di un cilindro interno al condotto di aspirazione, connesso alla centralina elettronica.
Esistono attualmente due diversi modelli di debimetro:
- Il debimetro classico, ad aletta (o paletta), che è un tubo attraversato dall’aria, al cui interno è presente un tappo su un punto che fa da fulcro. Il flusso d’aria spinge la paletta e la centralina rileva il suo angolo di inclinazione, derivando così la forza impressa dall’aria;
- Il debimetro elettrico (o a filo caldo), che invece è più diffuso nei moderni sistemi di aspirazione, e che consiste in un filo riscaldato a 120 gradi, che attraversa il canale d’aria. Il flusso d’aria evidentemente è in grado di raffreddare il filo, e la centralina è in grado di misurare la quantità di energia necessaria per poter riportare il filo a temperatura, calcolando massa e temperatura dell’aria.
Quali sono i sintomi del debimetro sporco
Abbiamo dunque compreso, nelle righe che precedono, quanto sia importante prendersi cura del debimetro. Ma come rendersi conto di un debimetro sporco? Quali sono i sintomi di una simile situazione?
In generale, se la centralina si accorge che il debimetro non sta funzionando correttamente, lancia un chiaro segnale sul cruscotto, facendo accendere la relativa spia di malfunzionamento del motore.
Tuttavia, non sempre il veicolo è in grado di determinare autonomamente un problema al debimetro e, dunque, l’automobilista potrebbe trovare di maggiore utilità cercare di capire da altri sintomi se il debimetro è sporco o non sta comunque funzionando correttamente a causa di altri problemi.
In particolar modo, il primo effetto di un misuratore di massa d’aria che non funziona bene è la generazione di una miscela non corretta, con conseguente calo delle prestazioni del motore. Per esempio, è possibile che il motore finisca con il singhiozzare anche a giri medi, aumentando i consumi di carburante, mentre diminuiscono le sue prestazioni nelle fasi di accelerazione.
Naturalmente, bisogna pur sempre tenere in considerazione che questi sintomi possono anche indicare guasti di altri componenti. Per avere la certezza che siano sintomi propri di un debimetro sporco o che funziona male bisognerà pertanto verificare la specifica condizione di salute di questo componente utilizzando un tester professionale.
I controlli che verranno effettuati – a questo punto, presumiamo, dal tuo meccanico di fiducia – saranno principalmente due: a motore acceso e a motore spento. Nel caso in cui il motore non sia in funzione, il sensore dovrebbe fornire una lettura vicina a 100. Nel caso in cui il motore sia invece acceso al minimo, il valore dovrebbe attestarsi tra i 900 e i 1.000.
Fin qui, alcune considerazioni di base su questo importante componente del proprio motore. Per poterne sapere di più ti consigliamo naturalmente di rivolgerti al tuo meccanico di riferimento che, con l’attrezzatura a disposizione nella propria officina sarà certamente in grado di formulare una corretta diagnosi e intervenire di conseguenza.