Sia che tu stia preparando l’esame di guida, sia che voglia avere un ripasso su quali siano i segnali stradali di divieto, siamo certi che questo breve articolo ti sarà sicuramente utile per poter riconoscere alcuni dei più ricorrenti cartelli strada che segnalano un divieto, ovvero qualcosa che non puoi fare mentre ti trovi alla conduzione del tuo veicolo.
Per tua fortuna, riconoscere i segnali di divieto è abbastanza facile, visto e considerato che sono sempre caratterizzati da una forma circolare, e da un disegno che è contraddistinto dalla presenza di un bordo rosso su sfondo bianco, con il simbolo di riferimento nero, al centro. In alcuni casi, però, questi elementi mancano, o sono leggermente differenti.
L’occasione è dunque utile per poter consultare insieme quali sono i più diffusi, per poter fare un rapido ripasso di quelli più rilevanti (fermo restando che dovresti conoscerli tutti!).
Divieto di transito
Cominciamo dal cartello di divieto di transito, che indica che non è possibile procedere su quella strada. Il segnale è bianco, su sfondo rosso. Il cartello è evidentemente circolare, come tutti i segnali di divieto. A volte può essere accompagnato da un pannello integrativo che comunica per quanto tempo vale il divieto.
Senso vietato
Il segnale di senso vietato è uno dei più facilmente riconoscibili. Si tratta di un tratto orizzontale bianco, su sfondo rosso, a voler indicare che l’accesso ad una strada per il momento è impedito nel nostro senso di marcia, ma non è impedito all’altro senso di marcia.
Divieto di sorpasso
Altro segnale piuttosto conosciuto è quello di divieto di sorpasso, che indica l’impossibilità per un veicolo a motore di effettuare un sorpasso nei confronti di altro veicolo. Il cartello è su sfondo rosso, e ha un’area interna circolare bianca in cui è presente una coppia di veicoli, rossa e nera.
Divieto di segnalazioni acustiche
Ecco dunque il segnale di divieto di segnalazioni acustiche che, come intuibile, indica che nella zona in cui è apposto non possiamo usare i nostri sistemi di segnalazione acustica, come il clacson. Il segnale è uno dei più facilmente riconoscibili, visto e considerato che ci propone uno sfondo rosso, con area interna bianca, e una tromba barrata di rosso.
Limite massimo di velocità
Altro cartello molto diffuso in città è quello che segnala il limite massimo di velocità. Il cartello indica a quale velocità massima è possibile guidare, indicando in chilometri il massimo sostenibile. Per esempio, un cartello di limite massimo di velocità che indica al suo centro il numero 80, significa che gli automobilisti potranno condurre la propria auto entro il limite di 80 km/h.
Distanziamento minimo obbligatorio
Andiamo ancora avanti con i principali cartelli di divieto e parliamo di quello che induce un distanziamento minimo obbligatorio. Il cartello indica in altri termini quanto deve essere la distanza minima che bisogna mantenere all’autovettura che precede, e che intuibilmente deve anche rispettare l’autovettura che è davanti a noi. Il numero che viene indicato in nero esprime in metri tale distanza obbligatoria.
A questi cartelli di divieto generici, il Codice della Strada ha poi accompagnato una serie di segnali stradali di divieto specifici, che fanno riferimento alla possibilità di applicare il divieto non a tutti gli automobilisti, ma solamente a una gamma di persone a cui si riferiscono espressamente.
Per esempio, se all’interno del segnale di divieto, tondo con sfondo bianco e cerchiato in rosso, si trova un pedone, significa che il divieto riguarda solamente i pedoni, e non gli automobilisti.
Di contro, se il segnale di divieto specifico include un veicolo a trazione animale, significa che il divieto di transito riguarda solamente i carri.