Gli ammortizzatori auto sono un elemento fondamentale per la regolare conduzione della vettura. Costituiti da due camere cilindriche, una posizionata dentro l’altra, e da un pistone, che scorre in quella più interna, permettono di attenuare le sollecitazioni provenienti dalle ruote. I modelli recenti di ammortizzatore contengono al loro interno anche un gas pressurizzato, il cui obiettivo è quello di evitare la formazione di bolle d’aria nella miscela viscosa.
Come funzionano gli ammortizzatori auto, una spiegazione semplice
Riducendo le righe di cui sopra ad una spiegazione ancora più semplice, condividiamo come il funzionamento degli ammortizzatori auto preveda che quando la ruota si abbassa o si solleva in seguito a una buca o a un dosso, l’ammortizzatore di conseguenza si allunga o si comprime, costringendo così l’olio che è contenuto in essi a passare tra le due camere, e sottoponendo il pistone a una forte resistenza, che rallenta il movimento fino a renderlo più graduale.
In altre parole, l’ammortizzatore svolge le funzioni tipiche di una sorta di freno idraulico, rallentando il rimbalzo delle molle e rendendo più confortevole e sicuro l’utilizzo del veicolo.
Perché è importante controllare gli ammortizzatori auto
Ora che abbiamo capito come funzionano gli ammortizzatori auto e a cosa servono, dovrebbe essere molto più semplice capire perché è così importante prendersi cura di loro.
D’altronde, anche se ci piacerebbe poter affermare il contrario, gli ammortizzatori non sono affatto eterni, e con il passare dei mesi tendono ad usurarsi e a scaricarsi.
Dunque, con il loro deterioramento, siamo spesso costretti a dare l’addio a una guida confortevole e fluida, dovendo invece accontentarci di una conduzione molto più brusca, caratterizzata spesso da un volante che vibra fortemente, da una ridotta efficienza dell’impianto frenante, da un minore controllo in curva e, peraltro, da un consumo eccessivo e anomalo degli pneumatici.
Sintomi tipici dell’usura, che potrebbero evidentemente determinare una più scarsa sicurezza di guida, soprattutto se le condizioni dell’asfalto dovessero farsi più impervie.
Perché gli ammortizzatori non sono le sospensioni
Prima di lasciarti con qualche consapevolezza in più – speriamo! – vogliamo aggiungere un piccolo tassello al nostro approfondimento su come funzionano gli ammortizzatori, spiegando per quale motivo questo componente sia così diverso dalle sospensioni, con cui però spesso vengono confusi.
In particolare, le sospensioni sono quei componenti di natura elastica, generalmente assomiglianti alla forma di una grossa molla, che collegano il telaio dell’auto alle ruote. Il ruolo delle sospensioni è insomma quello di assorbire le sollecitazioni che provengono dal terreno, come ad esempio capita con le buche, i dossi e le irregolarità dell’asfalto, e che in caso di loro assenza verrebbero trasmesse direttamene all’abitacolo, con ciò che ne conseguirebbe sulla perdita della qualità di guida.
Di contro, gli ammortizzatori sono dei componenti, a forma di cilindro e con il funzionamento che sopra abbiamo descritto, che sono collegati alle sospensioni e che hanno come obiettivo quello di attenuare il movimento delle sospensioni. Insomma, le molle delle sospensioni ricevono gli effetti dei dislivelli e dei dossi che incontrano sull’asfalto, e li recepiscono in modo molto brusco. Sta invece agli ammortizzatori cercare di attutire questo impatto, permettendo così alla guida di rimanere il più fluida possibile.
Ecco dunque spiegato che ammortizzatori e sospensioni non sono sinonimi, bensì due elementi distinti, che agiscono insieme, in modo integrato e sinergico, per garantire una guida confortevole e una perfetta aderenza al manto stradale.
Per poterne sapere di più, domanda informazioni su come funzionano gli ammortizzatori e le sospensioni al tuo meccanico di fiducia, magari alla prima occasione utile per poter effettuare un controllo di questi componenti, in occasione di una revisione o di un intervento più specifico, proprio su questi elementi!