Divieto di sosta temporaneo: cosa dice la legge e quando la multa può essere annullata

Trovare parcheggio nelle città italiane è spesso una sfida, e a volte si ha la sfortuna di lasciare l’auto in una zona che, successivamente, viene soggetta a un divieto di sosta temporaneo.

È una situazione più comune di quanto si pensi: si parcheggia in un’area regolarmente consentita e, al ritorno, si trova un cartello di divieto di sosta apparso all’improvviso, accompagnato magari da una multa sul parabrezza o, nei casi peggiori, dalla rimozione del veicolo.

Ma questa sanzione è sempre valida? È possibile contestarla e ottenere l’annullamento?

Il divieto di sosta temporaneo viene spesso istituito per lavori stradali, manifestazioni pubbliche, mercati settimanali o eventi speciali e deve essere segnalato con adeguato preavviso per permettere agli automobilisti di rimuovere le loro auto in tempo.

Tuttavia, non sempre la segnaletica viene installata con il giusto anticipo o in maniera corretta, rendendo possibile contestare la multa e ottenere l’annullamento.

Per comprendere quando una multa è legittima e quando, invece, può essere impugnata, è essenziale conoscere cosa dice il Codice della Strada in merito ai divieti di sosta temporanei, quali sono i diritti degli automobilisti e quali sono i casi in cui le multe sono state annullate a seguito di ricorso.

Cosa dice il Codice della Strada sul divieto di sosta temporaneo

Uomo fotografa un cartello di divieto di sosta temporaneo nascosto

Il Codice della Strada, all’articolo 7, stabilisce che i Comuni e gli enti locali hanno la facoltà di istituire limitazioni temporanee alla sosta per motivi di sicurezza, ordine pubblico, lavori stradali o eventi. Tuttavia, affinché il divieto di sosta sia valido, devono essere rispettati alcuni requisiti fondamentali.

Prima di tutto, il divieto di sosta temporaneo deve essere segnalato con cartelli chiari, ben visibili e posizionati con adeguato preavviso.

In genere, la legge prevede che la segnaletica venga installata almeno 48 ore prima dell’entrata in vigore del divieto. Questo lasso di tempo è necessario per garantire che gli automobilisti abbiano modo di accorgersi del cambiamento e spostare il veicolo prima che scatti la sanzione.

Se il cartello viene posizionato senza rispettare il preavviso minimo, la multa può essere contestata con buone possibilità di successo. In questi casi, infatti, gli automobilisti potrebbero non avere avuto alcuna possibilità di sapere che il divieto sarebbe entrato in vigore dopo aver parcheggiato la propria auto.

Un altro aspetto importante è la visibilità della segnaletica. I cartelli devono essere posizionati in maniera evidente, senza ostacoli che ne impediscano la lettura.

Se il divieto è stato segnalato in modo poco chiaro, magari con cartelli nascosti tra altri segnali stradali, coperti da alberi o posizionati a un’altezza non adeguata, la multa può risultare illegittima.

Il mancato rispetto di questi requisiti da parte dell’amministrazione pubblica può essere un valido motivo per presentare ricorso e chiedere l’annullamento della sanzione.

Se il divieto di sosta viene posizionato mentre l’auto è già parcheggiata, la multa è valida?

Uno dei casi più controversi riguarda il divieto di sosta temporaneo che viene installato dopo che un veicolo è già stato parcheggiato. Questo accade spesso in occasione di lavori stradali, ripavimentazioni, eventi cittadini o mercati settimanali.

Un automobilista lascia l’auto in un’area di sosta consentita e, al suo ritorno, scopre che nel frattempo è stato installato un cartello di divieto di sosta temporaneo, con conseguente multa o addirittura rimozione del veicolo.

Ma questa multa è valida? La risposta dipende dal rispetto dei termini di preavviso.

Secondo diverse sentenze giudiziarie, il divieto di sosta temporaneo è valido solo se il cartello è stato installato almeno 48 ore prima dell’entrata in vigore del divieto. Se il segnale è stato posizionato dopo che l’auto era già parcheggiata e non è stato possibile rimuoverla in tempo, la multa può essere contestata e potrebbe essere annullata.

Per provare che il cartello è stato installato senza preavviso sufficiente, è importante raccogliere prove fotografiche che dimostrino la data esatta dell’installazione. In alcuni casi, è possibile richiedere ai vigili urbani o al Comune di verificare la data di emissione dell’ordinanza che ha istituito il divieto.

Se il cartello è stato posizionato meno di 48 ore prima dell’inizio del divieto e l’automobilista non ha avuto modo di accorgersene in tempo, la multa può essere contestata con un buon margine di successo.

In quali casi è stato ottenuto l’annullamento della multa per divieto di sosta temporaneo

Esistono diversi casi in cui gli automobilisti sono riusciti a ottenere l’annullamento della multa per divieto di sosta temporaneo presentando un ricorso ben strutturato.

Uno dei motivi più comuni di annullamento è stato il mancato rispetto del preavviso minimo. Molti automobilisti hanno dimostrato che il cartello è stato installato solo poche ore prima dell’entrata in vigore del divieto, senza concedere il tempo necessario per rimuovere il veicolo.

Un altro motivo frequente di annullamento riguarda la scarsa visibilità della segnaletica. In alcuni casi, i cartelli erano stati posizionati in punti poco visibili, come dietro segnali stradali esistenti, coperti da alberi o collocati a un’altezza non adeguata. In queste situazioni, il ricorso è stato accolto poiché l’automobilista non era stato messo nella condizione di accorgersi del divieto in tempo utile.

Infine, ci sono stati casi in cui l’ordinanza comunale che stabiliva il divieto di sosta temporaneo non era stata adeguatamente pubblicata o notificata. In alcune situazioni, il Comune non aveva seguito correttamente le procedure amministrative per istituire il divieto, rendendo le multe annullabili in sede di ricorso.

Cartello NO PARKING a segnalazione di un divieto

Il divieto di sosta temporaneo è una misura necessaria per regolamentare il traffico cittadino, ma affinché sia valido deve rispettare precise condizioni stabilite dal Codice della Strada.

Se il cartello viene installato con il giusto preavviso e in modo chiaro e visibile, la multa sarà legittima e difficilmente contestabile. Tuttavia, se il segnale è stato posizionato dopo che l’auto era già parcheggiata o senza il tempo necessario per avvisare gli automobilisti, la sanzione può essere impugnata con buone possibilità di successo.

Chi si trova in questa situazione può raccogliere prove, verificare la data di installazione della segnaletica e presentare ricorso, dimostrando che il divieto non era stato correttamente comunicato.

Contestare una multa ingiusta non solo può far risparmiare denaro, ma contribuisce anche a far rispettare le regole in modo equo per tutti gli automobilisti.