Tra le tante operazioni legate alla manutenzione dell’auto, ce n’è una che spesso viene sottovalutata ma che ha un ruolo fondamentale nel mantenere efficiente il veicolo: stiamo parlando dell’azzeramento service.
Si tratta di un’azione semplice, ma indispensabile, che consente di resettare l’avviso di manutenzione che appare sul cruscotto quando è ora di effettuare un tagliando o un controllo periodico.
Quando la spia “Service” si accende, significa che l’auto ha raggiunto un chilometraggio o un intervallo temporale preimpostato, indicante la necessità di un intervento.
Una volta effettuata la manutenzione, però, è altrettanto importante azzerare il service, altrimenti il sistema continuerà a segnalare un intervento già eseguito, creando confusione e, in alcuni casi, impedendo l’attivazione di nuove notifiche utili.
In questa guida vedremo cos’è l’azzeramento del service, quali strumenti servono per eseguirlo e come cambia la procedura da un marchio all’altro.
Che tu sia un appassionato di fai-da-te o voglia semplicemente capire se puoi farlo da solo, qui troverai tutte le informazioni utili per affrontare l’operazione nel modo corretto.
Che cos’è l’azzeramento del service
L’azzeramento service è la procedura con cui si disattiva il messaggio di manutenzione presente sul cruscotto delle automobili moderne.
Questo messaggio, automatico e programmato dal costruttore, appare per ricordare al conducente che è arrivato il momento di effettuare una manutenzione ordinaria: cambio olio, filtri, controlli generali e verifiche tecniche.
Una volta effettuato il tagliando, l’auto continua a mostrare la notifica fino a quando non viene manualmente resettata.
Ed è proprio qui che entra in gioco l’azzeramento: un’azione che comunica al sistema elettronico che l’intervento è stato eseguito e che può ricalcolare il prossimo ciclo di manutenzione.
Ignorare questo passaggio significa lasciare attiva una segnalazione che non corrisponde più alla realtà, col rischio di creare disorientamento o trascurare futuri avvisi.
L’azzeramento del service può avvenire in modi diversi: in alcuni veicoli è sufficiente eseguire una combinazione di tasti direttamente dal cruscotto; in altri, invece, è necessario utilizzare strumenti esterni, come un lettore diagnostico OBD2.
Ogni casa automobilistica ha sviluppato una procedura dedicata, variabile a seconda del modello e dell’anno di produzione.
È bene sapere che l’azzeramento service non va confuso con la manutenzione stessa: non sostituisce l’intervento meccanico, ma serve semplicemente a comunicare all’elettronica di bordo che il lavoro è stato completato. In caso contrario, il sistema potrebbe segnalare errori o bloccare la visualizzazione di nuove notifiche.
In sintesi, il reset della spia di manutenzione è una fase integrante della cura dell’auto, che consente di mantenere il sistema informativo aggiornato, prevenire falsi allarmi e conservare un buon stato di efficienza generale.
Azzeramento service: tutto l’occorrente per farlo correttamente
Se hai deciso di occuparti in autonomia dell’azzeramento del service, ci sono alcuni strumenti di cui devi dotarti e accorgimenti fondamentali a cui devi attenerti.
Il più comune è il diagnostico OBD2, un piccolo dispositivo elettronico che si collega all’auto attraverso una porta standard situata, nella maggior parte dei casi, sotto il volante o vicino alla leva del cambio.
Questo strumento permette di accedere alla centralina dell’auto e, tramite app o software dedicati, resettare la spia del tagliando, leggere eventuali codici di errore e controllare altri parametri del veicolo.
Esistono dispositivi OBD2 economici compatibili con smartphone, ma anche versioni più avanzate, pensate per un uso professionale.
È importante però utilizzare strumenti compatibili con il proprio modello d’auto e affidarsi ad applicazioni certificate. Un uso scorretto potrebbe compromettere il funzionamento dell’elettronica di bordo, motivo per cui è consigliabile informarsi accuratamente prima di procedere.
Oltre all’OBD2, in alcuni veicoli è possibile procedere con un reset manuale, seguendo una sequenza precisa: accensione del quadro, pressione di specifici tasti sul cruscotto o azioni combinate (ad esempio, tenere premuto il pedale del freno mentre si ruota la chiave). Le procedure variano da modello a modello e sono spesso illustrate nel manuale d’uso del veicolo.
Un altro consiglio utile è quello di annotare la data e il chilometraggio in cui si effettua l’azzeramento. Questo ti aiuterà a tenere traccia della manutenzione e a ricordare con esattezza quando sarà il momento di intervenire nuovamente.
Per chi non si sente sicuro nel procedere da solo, il consiglio resta quello di rivolgersi a un meccanico di fiducia o a un’elettrauto. Anche se l’azzeramento service può sembrare semplice, farlo in modo scorretto potrebbe causare malfunzionamenti o messaggi d’errore fastidiosi.
Come avviene l’azzeramento del service nelle diverse marche di automobili
Uno degli aspetti più interessanti dell’azzeramento service è che cambia radicalmente da una marca all’altra. Ogni costruttore ha implementato sistemi diversi, e spesso la procedura varia anche tra modelli dello stesso brand, soprattutto se prodotti in anni differenti. Vediamo insieme le casistiche più comuni.
Per le auto Volkswagen, Audi, SEAT e Skoda, molte procedure sono simili: spesso è sufficiente tenere premuto il tasto “reset” (generalmente indicato come “0.0”) sul quadro strumenti, accendere il quadro e confermare il reset tramite una schermata sul display.
Nei modelli più recenti, però, è richiesta la connessione a uno strumento OBD2 per eseguire l’operazione.
BMW adotta un sistema tramite menu di bordo: accendendo il quadro e tenendo premuto il pulsante del contachilometri si accede a un menu nascosto. Navigando tra le opzioni, si trova la voce dedicata al “Service reset” che, una volta selezionata, consente l’azzeramento automatico.
Nel caso di Mercedes-Benz, il procedimento varia molto in base all’anno e alla classe del veicolo. Alcuni modelli richiedono l’uso di strumenti diagnostici, altri permettono l’accesso al menu “Assyst Plus” tramite i comandi al volante, da cui si può confermare l’intervento effettuato e azzerare la notifica.
Per quanto riguarda Fiat, Lancia, Peugeot, Opel e Citroën, i metodi spaziano da reset manuali tramite sequenze di accensione e pressione dei pedali, fino all’uso obbligatorio di software ufficiali in officina, soprattutto per i modelli recenti del gruppo Stellantis.
Le auto giapponesi come Toyota, Nissan, Honda o Mazda adottano generalmente menu digitali intuitivi: dal cruscotto, utilizzando i tasti al volante, è possibile navigare fino alla voce “Manutenzione” e confermare l’azzeramento. Tuttavia, per alcuni modelli può essere richiesto l’intervento tramite app specifiche.
Infine, per veicoli elettrici o ibridi plug-in, l’azzeramento del service potrebbe richiedere un passaggio in officina, poiché le centraline sono più complesse e collegate a sistemi di gestione energetica integrata.
Conoscere la procedura corretta per la propria auto è essenziale. Il rischio, altrimenti, è di eseguire un reset incompleto o, peggio, di causare errori nella diagnostica interna.