Le istruzioni su come ricaricare il climatizzatore dell’auto con kit fai da te. Informazioni su prezzi e procedura da seguire.
Se l’aria condizionata dell’auto è ormai giunta a termine, puoi provare a ricaricarla tu stesso con una procedura fai da te. Ricaricare il climatizzatore dell’auto non è un’operazione semplice ma se hai discrete capacità meccaniche riuscirai a cavartela egregiamente!
In commercio esistono diversi kit per ricaricare il climatizzatore dell’auto, si tratta di kit di ricarica fai da te nati per i meno esperti ma che comunque vanno impiegati con cautela: consigliamo di indossare degli occhiali protettivi e anche un paio di guanti.
Prima di adoperare qualsiasi kit fai da te per ricaricare il climatizzatore dell’auto, vi raccomandiamo di controllare il tubo di ricarica per scongiurare la presenza di eventuali perdite: per capire se ci sono perdite basterà cercare residui di olio refrigerante sullo stesso tubo di ricarica e tutt’intorno. Un controllo più accurato può essere fatto proprio come si fa per verificare la presenza di fori sulla camera d’aria di una bicicletta, in altre parole basterà versare dell’acqua sul tubo e se appaiono delle bollicine vuol dire che c’è una perdita, in tal caso sarà necessario provvedere alla sua riparazione: è inutile ricaricare l’aria condizionata dell’auto se c’è una perdita!
Ancora, prima di ricaricare il climatizzatore dell’auto con il nuovo refrigerante, conviene assicurarsi che tutto funziona normalmente: controllate il compressore e le batterie di condensazione. Altra operazione preliminare consiste nello spurgare il tubo e nel trovare il punto di ricarica dell’aria condizionata; di solito si tratta di un tubo più grande posto vicino o sopra l’accumulatore. E’ qui che dovreste connettere l’attacco rapido di ricarica.
Per ricaricare il climatizzatore dell’auto basterà inserire il liquido refrigerante aprendo completamente la valvola che così ritrae il perno di incisione nel corpo della stessa valvola. Per inserire il liquido senza perdite, sarà necessario avvitare la valvola alla lattina del refrigerante e chiudere saldamente, questo spingerà il perno in cima alla lattina consentendo la fuoriuscita del refrigerante una volta aperta la valvola. La valvola dovrà essere aperta gradualmente fino a quando non si sentirà riempire il serbatoio con il liquido refrigerante. In questa fase sarà necessario fare attenzione a non far entrare in contatto il liquido refrigerante con la pelle.
Quale kit di ricarica aria condizionata dell’auto scegliere?
I veicoli di recente produzione usano il freon, indicato in etichetta con la sigla del gas R134a. Tale sistemi hanno beccucci d’ingresso di diverse dimensioni che rendono più facile l’identificazione. Meglio scegliere un kit di ricarica con manometro compreso ed evitare l’uso di sigillanti per la riparazione delle perdite del tubo nel quale scorre il gas refrigerante: i sigillanti possono causare problemi ad altre componenti meccaniche. Meglio aggiustare le perdite sfruttando un manometro e non correre rischi.
Molti kit semplificano il tutto portando un dispositivo a fasce colorate dal bianco al rosso scuro (bianco = scarico, rosso = troppo carico), è utile per dosare la quantità di gas refrigerante da inserire nel serbatoio.
Ma conviene davvero ricaricare il climatizzatore dell’auto con il fai da te?
Talvolta i kit di ricarica dell’aria condizionata dell’auto sono molto onerosi e si risparmia rivolgendosi alle autofficine, inoltre, non è raro trovare su portali di deal come Glamoo e Groupon servizi di ricarica dell’aria condizionata a prezzi stracciati, anche a 19 euro. Istruzioni più dettagliate e ulteriori informazione sui costi di ricarica sono disponibili nell’articolo guida Come si ricarica l’aria condizionata dell’auto.