Bollo auto storiche 20 anni: a quanto ammonta e chi deve pagarlo. Tutte le informazioni selle possibile esenzioni bollo auto storiche e sulle riduzioni disponibili.
Come funziona il pagamento del bollo auto storiche 20 anni?
Fino a qualche anno fa vigeva un’esenzione completa del bollo sulle auto storiche. Oggi le cose sono cambiate e anche chi ha auto storiche ventennali deve pagare la tassa di possesso.
Bollo auto storica non pagato
Se hai bolli auto arretrati su un’auto storica, devi fare riferimento alla normativa in vigore durante l’anno in cui hai mancato il pagamento del bollo. In particolare, dal 2014 al 2018, la tassa di possesso andava pagata per intero in alcune regioni e con una riduzione in altre.
La tassa di possesso o bollo auto è un’imposta che va versata alla Regione. Per questo, ogni regione disciplinava il pagamento del bollo auto storiche seguendo principi propri. E’ chiaro, in base al tuo territorio di residenza, in passato, potresti essere stato più o meno fortunato nel calcolo del pagamento del bollo auto storica. Il motivo? Alcune regioni prevedevano delle riduzioni e altre una completa esenzione.
In particolare sulle auto storiche che hanno dai 20 ai 29 anni di vita, il bollo auto non pagato riferito al 2018, 2017 o anni precedenti, va pagato interamente nelle seguenti regioni:
- Abruzzo
- Basilicata
- Calabria
- Campania
- Friuli Venezia Giulia
- Liguria
- Valle d’Aosta
- Molise
- Marche
- Puglia
- Sicilia
- Sardegna
Il pagamento parziale del bollo auto storica non pagato, è invece previsto in Piemonte e in Toscana, in Umbria, Emilia Romagna, Provincia autonoma di Trento, Bolzano e nella regione Lazio.
I fortunati residenti in Lombardia vedono un’esenzione bollo delle auto storiche con più di 20 anni che sono regolamentare iscrizione all’ASI, alla FMI, Storico Lancia, all’Italiano Fiat o all’Italiano Alfa Romeo.
Dal 2019 le cose sono cambiate.
Riduzione del 50% del bollo auto storiche 20 anni
In materia di veicoli ultraventennali è intervenuta la Legge n.145 del 30 dicembre 2018 (Legge di Bilancio dello Stato per il 2019) che all’art.1 comma 1048 ha disposto che gli autoveicoli e motoveicoli di interesse storico e collezionistico con anzianità di immatricolazione compresa tra i venti e i ventinove anni, se in possesso del certificato di rilevanza storica di cui all’articolo 4 del decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti 17 dicembre 2009, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 65 del 19 marzo 2010, rilasciato dagli enti di cui al comma 4 dell’articolo 60 del codice della strada, di cui al decreto legislativo 30 aprile 1992 n. 285 (ASI, Storico Lancia, Italiano FIAT, Italiano Alfa Romeo, Storico FMI.), e qualora tale riconoscimento di storicità sia riportato sulla carta di circolazione, sono assoggettati al pagamento della tassa automobilistica con una riduzione pari al 50 per cento. Tale disposizione è vigente dal 1° gennaio 2019.
In altre parole, a partire da 1 gennaio 2019, tutte le auto storiche di almeno 20 anni hanno visto una riduzione del bollo del 50% a prescindere dalla regione di appartenenza.
La riduzione del bollo auto storica è dovuta solo se:
- L’auto ha un’età compresa tra i 20 e 29 anni
- E’ iscritta ai registri ASI, DMI, Storico Lancia, Italiano Fiat o Italiano Alfa Romeo
- L’iscrizione ai registri delle auto storiche deve essere riportata sul libretto di circolazione
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Lombardia: esenzione auto storiche 20 anni
In Lombardia, per una diatriba ancora aperta con lo Stato, che non ha fatto in tempo a presentare il ricorso alla Corte Costituzionale, il bollo auto storiche non va pagato (forse). L’esenzione per le auto storiche 20 anni dovrebbe essere completa e garantita dalla norma locale. In pratica, anche per questo 2019 chi vive in Lombardia non dovrebbe versare il bollo auto storica. Parliamo di “ipotesi” in quanto non sappiamo che posizione prenderà la Regione nei confronti del decreto.
Sul sito ufficiale della Regione Lombardia, seguendo il percorso: “Cittadini – Tributi e canoni – Bollo auto – Agevolazioni”, si legge: I veicoli di interesse storico iscritti negli appositi registri, nonché i veicoli trentennali, sono esenti dal pagamento della tassa automobilistica.
L’avviso di esenzione bollo auto storica è ancora presente in data 11 aprile 2019. Sempre sul sito della Regione Lombardia si legge che il possesso dell’Auto storica esente va comunicato tramite un modulo e che, se l’auto storica è circolante, sarà sì esentata dal pagamento bollo auto ma sarà necessario pagare una tassa di circolazione di 30 euro se il veicolo circola in aree pubbliche. In pratica l’esenzione è valida solo per le auto storiche da collezione che restano in garage, per le auto storiche circolanti va pagata una tassa forfettaria di 30 euro all’anno.
Per informazioni sul bollo auto storica in Lombardia è attivo il numero: 02-2332.7892