Ecco come rabboccare il liquido del radiatore quando vedete che la spia della temperatura del motore si accende di rosso o quando il freddo dell’inverno consiglia di mettere al sicuro il radiatore dal ghiaccio.
Si tratta di un’operazione che potete fare da soli. Risparmiando!
Ogni motore moderno ha un circuito di tubi e canali che lo attraversano al suo interno e che servono a trasportare un liquido destinato a raffreddarlo, perché incamera il suo calore. Un meccanismo semplice che esiste da sempre, ma richiede una particolare attenzione per quel che riguarda il radiatore, che è un vaso di espansione, cioè la riserva che aiuta a far defluire il liquido di raffreddamento senza interruzioni. Rabboccarlo significa mantenere il liquido sempre nella giusta quantità che serve, ma anche preservare il motore.
Nelle vetture più ricche c’è una spia della temperatura da tenere sotto controllo, nelle altre ci vuole il buon senso, ma il radiatore richiede un rabbocco solo se il livello del liquido è sotto la tacca del minimo: per esserne certi il motore deve essere spento, da almeno 10 minuti.
Per non usurare il motore, il liquido ideale con cui rabboccare è l’acqua distillata o demineralizzata, la stessa che utilizziamo per i ferri da stiro, che non particelle o calcare che danneggiano la pompa dell’acqua o le parti interne. L’acqua distillata pero’ bolle a 100 gradi e soprattutto ghiaccia a 0 gradi, dunque bisogna integrarla con un antigelo: nonostante il nome aiuta non solo ad abbassare la temperatura di congelamento, ma ad innalzare anche quella di ebollizione.
Se il nostro rabbocco ci ha portato molto oltre la tacca del massimo sul radiatore, abbiamo fatto un errore. Compriamo una comunissima siringa in farmacia e aspiriamo via il liquido in eccesso.