La radiazione auto è un procedimento con il quale si cancella il veicolo dal Pubblico Registro Automobilistico e dall’Archivio nazionale dei veicoli della Motorizzazione civile. Pertanto, attraverso la radiazione dell’auto si procede a porre fine all’esistenza dell’auto e, come intuibile, tale processo potrà essere condotto per diverse ragioni.
Si pensi, per esempio, alla necessità di demolire il veicolo perché oramai non utilizzabile, oppure all’esportazione dell’auto all’estero, o ancora alla sua distruzione per un incendio. Si tratta di situazioni molto diverse tra di loro che, però, sono accomunate dalla necessità di fare i conti con la necessità di rispettare quanto previsto dalla legge.
Peraltro, procedere puntualmente alla radiazione dell’auto, nei casi sopra previsti e in quelli che dovessero essere sorti per altre necessità, è interesse del proprietario. Con la radiazione del veicolo vengono infatti meno tutti gli obblighi relativi alla vettura, come l’assicurazione o il bollo auto.
Ma come funziona la radiazione dell’auto? E quanto costa?
Costi radiazione auto
Cominciamo proprio dai costi. La pratica per poter radiare l’auto dal PRA non ha oneri particolarmente elevati, perché sono relativi a:
- emolumenti ACI per 13,50 euro;
- imposta di bollo per 32 euro se si utilizza il certificato di proprietà originale o 48 euro se si utilizza un modulo sostitutivo;
- diritti da versare alla DTT per 10,20 euro, ma solamente nel caso di radiazione per esportazione all’estero del veicolo.
Si tratta dunque di costi molto bassi, che consentiranno al proprietario di poter regolarizzare prontamente la propria posizione.
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Come funziona la radiazione dell’auto
La radiazione dell’auto ha un funzionamento parzialmente diverso a seconda delle motivazioni e del momento in cui si decide di procedere.
Cerchiamo di schematizzare:
- radiazione auto per demolizione: avviene generalmente nel momento in cui decidiamo di rottamare l’auto. L’operazione può essere effettuata solo da un centro di raccolta autorizzato, eventualmente per il tramite di un concessionario auto presso il quale intendiamo acquistare un nuovo veicolo, e che si offre di ritirare il vecchio. Il gestore del centro di raccolta dovrà consegnare il certificato di rottamazione entro 30 giorni, e procedere alla presentazione al PRA della richiesta di cessazione della circolazione per demolizione;
- radiazione auto per cancellazione di ufficio: coloro che non pagano il bollo per almeno tre anni di fila rischiano la radiazione d’ufficio della propria auto, come previsto dall’art. 96 del Codice della Strada. Nell’ipotesi di circolazione dopo la cancellazione si applica una sanzione amministrativa da 431 euro a 1.734 euro, e la sanzione accessoria della confisca del veicolo;
- radiazione auto per esportazione all’estero: nel caso in cui ci si trasferisca all’estero portando con sé una vettura immatricolata in Italia, bisognerà procedere alla radiazione delle auto per definitiva esportazione all’estero. Il veicolo viene dunque cancellato dai registri nazionali, e potrà essere reimmatricolato nel Paese di destinazione. La richiesta deve essere presentata dall’intestatario del veicolo allo Sportello Telematico dell’Automobilista, con restituzione delle targhe e della carta di circolazione.
- radiazione auto per distruzione: infine, nell’ipotesi in cui il veicolo sia stato distrutto, ad esempio in caso di incendio o altro atto doloso, si dovrà presentare al PRA un’istanza a cura dell’intestatario del veicolo o di un demolitore autorizzato. Tra la documentazione che bisognerà allegare, oltre a quella che è già prevista per una generica pratica di demolizione dell’auto, c’è anche il verbale della Polizia o dei Vigili del Fuoco, che attesti la completa distruzione o l’impossibilità di recupero del mezzo. Nel caso in cui il certificato, la carta di circolazione e la targa siano andati distrutti, allora bisognerà produrre una relativa denuncia, da allegare alla pratica di radiazione dell’auto.