Aquaplaning: cos’è e come evitarlo

aquaplaning

Hai sentito parlare di aquaplaning ma non sai esattamente di cosa si tratta? O, ancora, quali siano le caratteristiche per poterlo evitare o gestire correttamente?

Ebbene, sei nel posto giusto. Abbiamo infatti voluto dedicare un approfondimento a questo importantissimo tema legato alla sicurezza degli automobilisti, condividendo qualche utile spunto per una migliore tutela durante la guida.

Aquaplaning: come si verifica

La legge prescrive quali sono i requisiti minimi dei pneumatici montati sui veicoli che possono circolare sulle strade pubbliche e, tra di essi, anche quelli legati al disegno del battistrada.

Non si tratta certamente di uno scrupolo privo di importanza! Il compito principale del disegno del battistrada è infatti quello di espellere l’acqua, che può influenzare l’area di contatto del veicolo con la strada, specialmente in condizioni di bagnato, impattando su aderenza e trazione.

Di fatti, quando si guida su strade bagnate a velocità particolarmente sostenuta, un cuneo d’acqua può facilmente accumularsi tra il pneumatico e la superficie stradale. Il risultato è che il pneumatico perde il contatto con la strada e il veicolo non risponde più allo sterzo. Insomma, ecco il fenomeno, piuttosto pericoloso, dell’aquaplaning (o idroplaning).

I rischi dell’aquaplaning

Se i pneumatici non riescono ad aderire correttamente alla strada, la mancanza di trazione ha conseguenze spesso fatali per la sicurezza dell’auto. Il conducente perde il controllo del veicolo e non è in grado di frenare, sterzare o accelerare.

Naturalmente, è ben evidente che l’aquaplaning sia molto più probabile quando si verifica un accumulo di pioggia sulla superficie stradale ma… attenzione a non commettere facili sottovalutazioni: il fenomeno può infatti verificarsi anche quando l’asfalto della strada è irregolare, favorendo la formazione di pozzanghere di acqua stagnante.

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Come ridurre i rischi di aquaplaning

Valutata la pericolosità dell’aquaplaning, cerchiamo di comprendere in che modo ridurre le possibilità di un incidente a causa di tale fenomeno.

I nostri suggerimenti sono di:

  • mantenere i pneumatici dell’auto gonfi alla corretta pressione suggerita dal produttore;
  • controllare la profondità del battistrada, in modo che non scenda al di sotto del minimo legale di 1,6 mm. Tuttavia, anche pneumatici al minimo legale non sono pienamente sicuri! Meglio accertarsi che la profondità sia di almeno 3 mm;
  • ridurre la velocità sul bagnato.

La profondità del battistrada

Dai suggerimenti che sopra abbiamo rapidamente commentato, dovrebbe risultare chiaro che la profondità del battistrada sia un elemento fondamentale per garantirsi la massima sicurezza.

Un pneumatico nuovo, per esempio, è in grado di disperdere fino a 30 litri di acqua al secondo a una velocità di percorrenza di 80 chilometri all’ora. Purtroppo, però, la profondità del battistrada si consuma rapidamente, finendo con il disperdere molta meno acqua, man mano che la profondità diminuisce.

Se, ad esempio, i pneumatici hanno una profondità del battistrada al minimo legale di 1,6 mm, la dispersione dell’acqua si dimezza.

Dunque, in linea generale, man mano che la profondità del battistrada diminuisce, tutti i modelli di pneumatici perdono la capacità di disperdere maggiori volumi d’acqua su strade bagnate, con i pericoli che ne derivano.

Cosa fare in caso di aquaplaning

Concludiamo questo approfondimento con un breve richiamo ai corretti comportamenti in caso di acquaplaning.

Innanzitutto, in tale ipotesi, si consiglia di togliere immediatamente il piede dal pedale dell’acceleratore, e premere la frizione. Evita anche di muovere il volante o di frenare improvvisamente.

Tuttavia, in caso di pericolo di collisione o di incidente grave, è opportuno azionare il freno a mano. Nella maggior parte dei casi, le ruote posteriori avranno ancora una tenuta sufficiente a rallentare il veicolo. Non appena i pneumatici sono di nuovo in contatto con la strada e la trazione viene ripristinata, continuare a guidare a velocità ridotta.