“Scusi, vorrei richiedere l’attestato di rischio elettronico, me lo manda sullo smartphone?” Vi sembra una domanda strana? Eppure è così che va fatta la richiesta dell’attestato di rischio digitale.
A partire dal 1 luglio chi vuole un duplicato dell’attestato di rischio lo riceverà in formato digitale, su posta elettronica o in alcuni casi mediante applicazioni per smartphone. Le polizze RC Auto si affacciano ulteriormente sul mondo digitale, così molte compagnie assicuratrici daranno la possibilità di scaricare l’attestato di rischio elettronico direttamente online, semplicemente inserendo i dati della polizza e senza dover fare particolari richieste.
Attestato di rischio elettronico, cosa cambia per l’automobilista
L’attestato di rischio è un documento che attesta il numero sinistri provocati dall’assicurato durante gli ultimi 5 anni. In alcuni casi, con l’attestato di rischio è possibile apprendere i sinistri con responsabilità parziale dell’assicurato e altri dati come i sinistri pagati, i sinistri riservati e le eventuali franchigie non rimborsate alla compagnia assicuratrice. Insomma, si tratta di un certificato che riporta la condotta automobilistica dell’assicurato dando alle compagnia un’idea su “quanto è rischioso assicurare quella persona”, in altre parole: si tratta di un automobilista prudente e meritevole o di un automobilista imprudente e rischioso? E’ con queste basi che nasce il concetto di classe di merito. Nell’attestato di rischio elettronico, come in quello cartaceo usato fino a oggi, si leggerà la classe di merito di provenienza e quella prevista per l’anno successivo secondo la formula bonus – malus usata dalla compagnia assicuratrice. Analogamente, si potrà leggere anche la classe di conversione universale (CU) calcolata secondo parametri fissi e standardizzati per tutte le compagnie per consentire all’automobilista di ereditare la classe di merito dell’assicurazione precedente.
Per maggiori informazioni sul contenuto dell’attestato di rischio, vi rimandiamo all’articolo dedicato a come leggere l’attestato di rischio.
Fino al 30 giungo 2015, l’attestato di rischio era inviato dalle compagnie assicuratrici a domicilio, in forma cartacea, 30 giorni prima della scadenza della polizza. Questa procedura, obbligatoria per legge, serviva a dare modo al cliente di cambiare compagnia assicurativa pur mantenendo la classe di merito maturata negli ultimi 5 anni.
Diciamo subito che, in un primo momento, la novità riguarda gli assicurati che hanno stipulato una nuova Polizza RC Auto a partire dal 1 luglio 2015. Man mano, il provvedimento coinvolgerà tutti gli assicurati al rinnovo del contratto annuale della polizza assicurativa. In altre parole, se la polizza scade a ottobre 2015, a settembre vi vedrete ancora recapitato l’attestato di rischio cartaceo mentre per quello elettronico dovrete attendere il rinnovo, quindi dopo l’ottobre 2015. Chi, invece, ha stipulato una polizza annuale nel giugno 2015, non vedrà l’attestato di rischio elettronico fino al rinnovo previsto per giugno 2016.
Duplicato dell’attestato di rischio elettronico
Con l’arrivo dell’attestato di rischio elettronico, si semplifica la vita dell’automobilista che per ottenere un duplicato non dovrà fare richieste o attendere i 30 giorni dalla scadenza della polizza perché potrà scaricarlo in ogni momento in formato digitale. L’attestato di rischio digitale potrà essere scaricato in ogni momento consultando un’area dedicata sul sito web della propria compagnia assicuratrice.
Cosa succede se nell’area clienti del sito web della mia compagnia non trovo l’attestato di rischio digitale?
Se la compagnia non provvede in tempo a mettere a disposizione l’attestato di rischio elettronico, sarà dovere dell’assicurato farne richiesta. La richiesta dovrà essere inoltrata alla propria compagnia di riferimento, tramite raccomandata con ricevuta di ritorno. All’interno della richiesta dell’attestato di rischio elettronico bisognerà specificare: dati anagrafici dell’assicurato, numero della polizza e relativa scadenza.
Ricordiamo che l’attestato di rischio è necessario anche agli utenti non ancora assicurati che vogliono ereditare la classe di merito di un convivente così come previsto dalle agevolazioni della Legge Bersani per le nuove polizze assicurative.