Il bonus seggiolino era un beneficio fiscale, denominato “bonus dispositivi antiabbandono”, terminato lo scorso 31 dicembre 2020 e rivolto a tutti quei cittadini che desideravano disporre di un contributo economico per poter acquistare dei seggiolini dotati di sistemi antiabbandono, ovvero di alert in grado di contenere il rischio che il proprio bimbo venga accidentalmente dimenticato in auto.
La normativa in vigore
Ricordiamo che la legge prevede che il dispositivo sia obbligatorio a bordo dei veicoli se si trasportano bambini di età inferiore ai 4 anni, e che è obbligatorio sulla maggior parte dei veicoli, come:
- autovetture, ovvero veicoli con quattro ruote per il trasporto di persone, con al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente (categoria M1 del Codice della Strada);
- autocarri e camion, ovvero veicoli con quattro ruote per il trasporto di merci (categorie N1, N2, N3 del Codice della Strada, a seconda della massa massima).
La norma vale vale inoltre non solamente per i veicoli con targa italiana condotti da residenti in Italia o da residenti all’estero, quanto anche per i veicoli con targa estera guidati da residenti in Italia. Ne deriva che chi è residente all’estero, se guida in Italia un veicolo con targa estera non ha l’obbligo di installare il dispositivo.
Il bonus per seggiolini antiabbandono
Per quanto invece riguarda le caratteristiche del seggiolino antiabbandono, il contributo ha un valore pari a 30 euro e poteva essere richiesto da uno dei genitori o da chi esercita la responsabilità genitoriale su un minore che non abbia compiuto ancora il quarto anno di età al momento dell’acquisto.
La piattaforma su cui era possibile richiedere il contributo era quella bonuseggiolino.it, in cui si poteva domandare il bonus o il rimborso, indicando i dati del minore e compilando a video un modulo di autocertificazione che riporta la dicitura seguente:
Il sottoscritto (NOME COGNOME) con codice fiscale (CF), nato il (data), in caso di dichiarazioni non veritiere e di falsità negli atti, CONSAPEVOLE delle sanzioni penali previste (art. 76 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445) e della decadenza dai benefici eventualmente conseguiti (art. 75 del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445), dichiara di avere il diritto a richiedere il contributo per:
Il contributo poteva essere erogato per un solo dispositivo per bambino.
Le sanzioni
Non tutti sanno che dallo scorso 6 marzo 2020 è possibile essere multati se a bordo non si ha il dispositivo.
Le sanzioni in questione sono quelle previste dalla legge n. 117 del 1 ottobre 2018, all’articolo 1, che ha modificato l’art. 172 del Codice della Strada introducendo delle multe da 83 a 333 euro, che si riducono da 58 a 100 euro se il pagamento avviene entro cinque giorni, e sottrazione di cinque punti dalla patente. Se si commettono più infrazioni nel corso di due anni, scatta la sospensione della patente da 15 giorni a due mesi.
Bonus seggiolino 2021
Al momento non abbiamo alcuna notizia circa la possibilità che possa essere nuovamente introdotto il bonus seggiolino nel 2021.
Lo stesso sito internet che il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti aveva dedicato a questo tema indica che l’iniziativa è terminata definitivamente il 31 dicembre 2020, e che entro tale data i cittadini avrebbero potuto utilizzare i bonus richiesti per l’acquisto nei negozi registrati, oppure richiedere il rimborso degli acquisti effettuati in altri negozi.
C’è invece tempo fino al 31 gennaio 2021 per poter presentare la fattura per avere diritto al rimborso. Le richieste presentate dopo questo termine ultimo non saranno dunque prese in considerazione, con il rischio di perdere definitivamente l’accesso a questo contributo.