Cinghia di distribuzione: quando cambiarla, cos’è e a cosa serve. Dalla sostituzione fai da te al costo del kit e della cinghia di distribuzione.
Cinghia di distribuzione: quando cambiarla? In genere i costruttori d’auto garantiscono una lunga durata della cinghia di distribuzione per un valore chilometrico che varia dai 100.000 ai 180.000 km. In alternativa è preso in esame un lasso temporale, sempre generalizzando, alcuni costruttori raccomandano di cambiare la cinghia di distribuzione ogni 5 o 6 anni per le auto a benzina e addirittura, ogni 10 anni per le auto diesel. Per non ritrovarsi con una cinghia di distribuzione rotta, è necessario eseguire i classici controlli ogni 30.000 chilometri e provvedere a sostituire questo pezzo appena si hanno i primi sintomi di usura; la manutenzione della cinghia di distribuzione va a salvaguardare la salute dell’intero motore.
Cinghia di distribuzione: cos’é
La cinghia di distribuzione è una vera e propria cintura in gomma, talvolta con rinforzi di acciaio. Questo dispositivo scorre sopra una serie di cuscinetti, fissi e mobili, passando tra diverse componenti meccaniche come la puleggia dentata della pompa dell’acqua. La cinghia di distribuzione è sottoposta a sforzi meccanici anche violenti e una sua rottura può causare diversi danni alle altre parti meccaniche coinvolte.
A cosa serve la cinghia di distribuzione? Questo componente è un organo di trasmissione meccanica impiegato per collegare due alberi. Il collegamento è garantito mediante pulegge, è ben solido ma per naturale della cinghia (gommata) è anche leggermente elastico.
Cinghia di distribuzione: costo
La cinghia di distribuzione ha un costo quasi irrisorio; che si tratta della cinghia di distribuzione di una Fiat Punto, Ford Focus o per un’auto di fascia alta, le cinghie di distribuzione hanno costi molto accessibili. La spesa da preventivare per l’acquisto di una nuova cinghia di distribuzione vede un budget compreso tra i 40 e i 100 euro.
Il problema insorge per la funzione svolta dalla cinghia di distribuzione. In caso di cinghia di distribuzione rotta potrebbero insorgere seri danni al motore con spese più elevate da dover fronteggiare. In più, quando si va a cambiare la cinghia di distribuzione potrebbe essere necessaria la sostituzione di altri componenti più costosi. Insomma, non è il costo della cinghia di distribuzione a fare la somma della spesa da sborsare.
Cinghia di distribuzione rotta: dove comprarla
La cinghia di distribuzione può essere acquistata presso autofficine e ricambisti o sfruttando la compravendita online. Su Amazon è possibile acquistare una cinghia di distribuzione per qualsiasi modello e cilindrata.
Per esempio, una cinghia di distribuzione per l’Alfa Romeo 147 si compra con 56,41 euro mentre per il medesimo ricambio destinato alla Grande Punto o all’Alfa Romeo Mito bisognerà sborsare 62,97 euro. Per tutte le informazioni sui prezzi e i kit per la sostituzione fai da te della cinghia di distribuzione vi rimandiamo alla pagina Amazon “Cinghie di distribuzione: prezzi e kit di sostituzione“.
Cinghia di distribuzione: attrezzi per sostituirla
Se state pensando di sostituire la cinghia di distribuzione rotta in piena autonomia, avrete bisogno di kit e attrezzi ad hoc. Anche in questo caso la spesa è accessibile ma assicuratevi di avere tutte le competenze necessarie per eseguire l’intervento.
Per la sostituzione, in genere è necessario l’attrezzo di bloccaggio della puleggia albero motore e l’estrattore. E’ indispensabile anche un misuratore di tensione; prima di togliere la testata, ricordate di fare una prova di compressione per tutti i cilindri così da scongiurare danni al motore.
Nel sostituire la cinghia di distribuzione dell’auto, togliete le candelette a incandescenza per far girare più facilmente il motore e staccate sempre il cavo a massa della batteria dell’auto. Durante la sostituzione, ricordate di NON girare l’albero motore o l’albero a camme con la cinghia di distribuzione smontata.