Oggi vedremo in dettaglio come assicurare un’auto storica. Innanzitutto è indispensabile precisare che un’auto, è definita storica solo dopo 20 anni. Per assicurare un’auto storica sarà necessario iscrivere il veicolo a una delle associazioni per auto d’epoca come l’Automoclub Storico Italiano o all’Asi. Ora vediamo tutti i dettagli.
Come assicurare un’auto storica, le condizioni
- L’auto storica dovrà conservare le caratteristiche di produzione originali, il che significa
-il colore dovrà essere di serie per quella produzione (per esempio, se dovete assicurare una vecchia 600, questa non potrà essere di colore rosa, verde, giallo… o qualsiasi altro colore fuori produzione!)
-così come il colore, anche le altre parti dovranno essere omologate e originali: la vettura da assicurare non potrà avere cerchi modificati o altre elaborazioni non conformi a quelle della produzione originale - Bisognerà pagare una quota di iscrizione per registrare l’auto a una delle associazioni riconosciute per auto d’epoca. Non spaventatevi, non si tratta di importi assurdi, nel caso dell’Asi si parla di circa 40 euro.
- Per effettuare l’iscrizione presso le associazioni per le auto storiche bisognerà inviare apposita documentazione con varie foto della vettura. Le foto dovranno inquadrare l’auto in posizione frontale, di profilo e talvolta dovranno mettere a fuoco alcune componenti fondamentali come il numero di telaio. Solo quando l’Associazione avrà rilasciato il “certificato” sarà possibile accedere alle agevolazioni previste con l’assicurazione storica.
- Per le auto d’epoca, il costo dell’assicurazione può costare anche il 70% in meno rispetto a una RC auto tradizionale. Tale vantaggio è imputabile a un limite imposto dalla stessa auto d’epoca: un veicolo storico sarà di certo meno utilizzato rispetto a un’automobile convenzionale.
- Le auto storiche, oltre a consentire un notevole risparmio sul premio assicurativo, sono esenti da bollo pertanto si pagherà solo la tassa di circolazione. Un altro vantaggio è dato dalla classe di merito fissa, pertanto non conta niente la classe di appartenenza con il sistema bonus e malus.