Tra i controlli periodici che ogni buon automobilista dovrebbe fare c’è sicuramente quello del battistrada. Ma come controllare il battistrada degli pneumatici? Quali rischi si corrono nell’omettere questa verifica?
Pneumatici consumati, quali rischi si corrono
Iniziamo con il ricordare che, anche se dovrebbe essere perfino scontato, il battistrada dello pneumatico è la parte del veicolo che rimane a contatto con la strada, e dunque la sua qualità finisce con l’influenzare in modo significativo le condizioni di guida e di sicurezza e di stabilità del veicolo.
Guidare con uno pneumatico consumato, infatti, nuoce alla tenuta di strada perché diminuisce le condizioni di aderenza del veicolo all’asfalto, soprattutto quando le condizioni sono molto particolari, come ad esempio avviene quando si percorre un tratto di strada ghiacciato o bagnato.
Di qui, la necessità di comprendere se il proprio battistrada sia ancora in forma o se, di contro, necessiti di un pronto intervento di sostituzione. Ma come rendersi conto del battistrada usurato? Come controllare il battistrada?
Come misurare il battistrada
Misurare il battistrada non è affatto difficile. Quello che ti consigliamo di fare è quello, innanzitutto, di porre la tua auto su una superficie piana e girare il voltante fino a quando non avrai una visuale completa della gomma che desideri controllare. Naturalmente, questo vale per le ruote anteriori e non per quelle posteriori, ma in linea di massima non dovresti avere alcuna difficoltà nell’accedere al pneumatico.
Fatto ciò, la misurazione più accorta del battistrada avviene con uno strumento che puoi anche reperire online a basso costo, che si chiama profondimetro, o calibro di profondità. Si tratta di un piccolo accessorio, che è posizionato sulla scanalatura della gomma, e che è in grado di misurare la sua profondità in modo molto preciso, tanto da dirci se sia o meno tempo di recarci dal gommista per effettuare la sostituzione degli pneumatici.
In alternativa, e se le gomme lo permettono, un altro modo efficace di misurare il battistrada è quello di ricorrere agli indicatori di usura che alcune case produttrici hanno posizionato negli stessi penumatici. I TWI (Tread Wear Indicator) sono delle piccole barre rialzate posizionate nelle scanalature longitudinali principali: una volta che vengono superate, significa che è stato raggiunto il limite di legge.
Naturalmente, in aggiunta a questi metodi sicuramente più tecnici e più affidabili, ci sono altre misurazioni del battistrada meno specifiche e più casalinghe, ma non per questo meno affidabili.
Una di queste tecniche casalinghe di misurazione del battistrada, che probabilmente già conosci, è quello del metodo della moneta. Per utilizzarlo ti basterà – intuibilmente – prendere due monete: una da un euro, l’altra da due euro.
Per misurare l’usura del pneumatico estivo bisognerà usare la moneta più piccola, quella da un euro: basterà posizionarla nella scalanatura e verificare se le stelle sul bordo sono o meno visibili. Se lo sono, allora vuol dire che si è raggiunto il limite di guardia e la gomma è sostanzialmente da cambiare. La stessa procedura dovrà essere effettuata per gli pneumatici invernali, con la sola differenza che in questo caso dovrai usare la moneta da due euro: se il bordo argentato supera la scalanatura, allora bisognerà procedere con il cambiare lo pneumatico.
Consigli per la misurazione del battistrada
A questo punto ti consigliamo di effettuare periodicamente questa operazione, onde evitare che la tua trascuratezza possa mettere a serio rischio la bontà della tenuta di strada del tuo veicolo.
Ricordati inoltre che è buona abitudine quella di controllare lo spessore del battistrada in diversi punti della gomma, per verificare che l’usura sia o meno costante in tutto lo pneumatico.
Infine, evita sempre che lo spessore della gomma scenda sotto il limite legale, che è generalmente fissato a 1,6 mm, e bilancia periodicamente le ruote per evitare le vibrazioni e ridurre l’usura del battistrada.