Come vendere un’auto usata: la guida completa che ti spiegherà come procedere alla vendita della tua auto usata, dalla valutazione fino ai consigli per evitare ogni possibilità di truffa.
Se hai necessità di vendere subito la tua auto usata, passa dal meccanico e fatti dire chiaramente cosa c’è da sostituire d’urgenza e fatti valutare le condizioni del veicolo: per vendere un’auto usata bisogna essere trasparenti. Se da un lato è necessario evitare le truffe (assegni falsi, assegni scoperti…), dall’altro bisogna evitare le fregatura all’acquirente.
Certo, quando scatti le foto della tua auto usata per metterla in vendita online, è normale mostrare il suo lato migliore ma deve essere altrettanto normale vendere in piena trasparenza.
Spesso, per vendere presto un’auto usata, rivenditori e privati si riducono al trucco di diminuire il chilometraggio del contachilometri… questa “magagna”, oltre a essere facile da scoprire, è anche punibile per legge, quindi ti sconsiglio di agire in questa direzione.
Vendere un’auto usata – Come decidere il prezzo
In base a quanto detto dal tuo meccanico di fiducia e soprattutto basandoti sulle valutazioni delle auto usate dei portali più autorevoli, fai una stima di quanto vale davvero la tua vettura. Per la valutazione della tua auto usata ti rimando all’articolo Quanto vale la mia auto? per la stima ti consiglio di avere il libretto a portata di mano.
Dopo aver fatto la visita dal meccanico e la valutazione dell’usato online, dovrai fare un ulteriore ricerca: vedi tra gli annunci nel web, a quanto è proposta la tua vettura? Controlla tagliandi, anno di immatricolazione e… decidi un prezzo competitivo così da assicurarti una vendita veloce dell’auto usata.
Vendere un’auto usata – Come evitare le truffe
Grazie alla compravendita online è possibile farsi notare da migliaia di utenti… purtroppo tra questi potrebbe nascondersi un malintenzionato. Il primo repellente per le truffe sono le domande: ai truffatori non piacciono i curiosi!
Senza destare troppi sospetti, prova a chiedere al potenziale acquirenti notizie semplici:
- di che zona è
- come intende portare avanti la compravendita
- se intende provare l’auto
- se vuole portarla presso un’auto-officina di fiducia per una valutazione
- la modalità di pagamento…
I campanelli d’allarme per riconoscere una truffa sono:
-il potenziale acquirente è estero! Di solito dice di volersi trasferire in Italia…
-il potenziale acquirente offre una cifra maggiore di quanto abbiamo richiesto
-il potenziale acquirente potrebbe chiederti di versarti sul tuo conto corrente una cifra maggiore di qualche migliaio di euro e poi di restituirgli la somma extra dopo avere effettuato la transazione, di solito questo avviene quando il truffatore è un professionista e lavora per un’organizzazione che ricicla denaro sporco.
-il potenziale acquirente vi chiede Conto Corrente/Iban e Bic/SWIFT per eseguire il pagamento. Ti fa contattare da un suo complice che si fingerà un ente di controllo. In seguito sarai ricontattato da un ulteriore organo di controllo che ti chiederà di versare una piccola percentuale della cifra richiesta per l’auto, una sorta di tassa da versare in anticipo per poter importare il denaro in Italia. Insomma… se l’auto usata l’hai messa in vendita per 3 – 4 mila euro, il truffatore riuscirà a “rubarti” 300 – 400 euro.
Le truffe non provengono solo da potenziali acquirenti esteri… tra i nostri concittadini c’è qualcuno che potrebbe sganciarti un assegno circolare falso! Se l’acquirente vuole pagare con l’assegno non penalizzarlo… anche io ho acquistato una moto usata pagando con assegno e ho invitato il venditore a controllare immediatamente… fai lo stesso anche tu! Controlla preventivamente l’assegno prima di firmare il passaggio di proprietà.
Come controllare se l’assegno è falso?
Chiama la tua banca (o recati di persona insieme al potenziale acquirente) e fai una richiesta di benefondi… cioè la tua banca chiamerà la banca dell’acquirente e bloccherà i fondi per l’assegno. Questa procedura, però, non è offerta a tutti i correntisti. In alternativa puoi fornire il numero dell’assegno, la banca emittente, il nome di chi lo ha emesso e il nome dell’intestatario per verificare la benemissione dell’assegno.