Difetto di produzione auto: cosa fare e a chi rivolgersi in caso di auto difettosa fuori garanzia o con garanzia ancora in corso. Come ottenere il risarcimento danni, un’auto sostitutiva o la sostituzione del veicolo.
In caso di difetto di produzione è possibile avvalersi di diverse strade, in primis vi è la garanzia. Non tutti sanno che esistono due tipi di garanzie, una legale e una convenzionale.
Difetto di produzione auto in garanzia: cosa fare
In pratica, la garanzia legale consente di ottenere la riparazione o la sostituzione dell’auto. Ha una durata di due anni e si può applicare solo se l’automobilista fa presente il difetto entro 60 giorni dal suo riscontro. In questo caso si parla di garanzia di conformità: il rivenditore, infatti ha il dovere di consegnare all’acquirente un certificato di conformità che farà fede in caso vengano rilevati difetti non citati nello stesso certificato.
Garanzia di produzione
La garanzia della casa automobilistica va, in genere, da due a cinque anni. Vi sono anche delle garanzie dette long life che coprono solo alcune componenti o l’intero veicolo fino a 7 anni dalla data di acquisto. La garanzia del costruttore può coprire la riparazione di qualsiasi difetto di fabbrica.
Difetto di produzione auto: riparazione o sostituzione
Entro i primi due anni di vita del veicolo, il consumatore è fortemente tutelato in quanto può godere di una doppia garanzia. In caso di acquisto di un’auto nuova difettosa, il codice del Consumo prevede, con l’articolo n.130, che il venditore sia responsabile per qualsiasi difetto di conformità. Entro 60 giorni dal riscontro del problema, il consumatore dovrà far presente il difetto al venditore e avrà il diritto al ripristino (quindi alla riparazione senza alcuna spesa) o alla sostituzione dell’auto e, se non possibile, a una riduzione adeguata del prezzo d’acquisto (rimborso parziale).
In teoria, dovrebbe essere il consumatore a optare tra la riparazione, la sostituzione o la riduzione del costo d’acquisto dell’auto, tuttavia, la scelta dipende dal livello di gravità del difetto in questione.
Quando si può chiedere la sostituzione auto?
Stando al comma 3 del già citato art. 130, il Codice del Consumatore sostiene che l’automobilista:
“può richiedere, a sua scelta, al venditore di riparare il bene o sostituirlo, senza spese in entrambi i casi, salvo che il rimedio richiesto sia oggettivamente impossibile o eccessivamente oneroso diverso all’altro “.
Trascorsi i due anni dall’acquisto dell’auto, si può fare sempre fede alla garanzia del costruttore, in questo caso il produttore provvederà alla riparazione a titolo gratuito ma non alla sostituzione del veicolo.
Anche se in teoria sembra tutto molto rassicurante, il consumatore dovrà scontrarsi con una realtà più dura: se l’auto è spesso costretta dal meccanico a causa di difetti di fabbrica, il venditore dovrebbe fornire una vettura sostitutiva ma non è sempre così ovvio. Per far valere i propri diritti, in questi casi, non è raro essere costretti a rivolgersi a un avvocato.
Se il vizio (o difetto di fabbrica) è dimostrato, il consumatore può sfruttare la tutela dei tribunali. Il 17 novembre 2015, il Tribunale di Palermo ha condannato una concessionaria automobilistica alla sostituzione di un autovettura che godeva di garanzia legale, non solo il giudice ha disposto la sostituzione della vettura con un modello identico ma anche un risarcimento danni in quanto il consumatore era spesso costretto a stare senza veicolo perché questo era oggetto di riparazioni meccaniche continue. La concessionaria ha dovuto sostituire il veicolo, fornire un risarcimento danni al consumatore e anche accollarsi le spese legali a causa di guasti continui e difetti pre-esistenti sul veicolo che non risultava dunque conforme al contratto di vendita.
Difetto di produzione auto fuori garanzia
Ma se la garanzia dell’auto è scaduta? In questo caso il concessionario se ne lava le mani e l’unico che può rispondere è il produttore ma solo in determinate circostanze.
Quando la garanzia di un’auto è scaduta, la casa madre non si assume alcuna responsabilità e, per ottenere giustizia, dovrà essere il consumatore a dimostrare che il difetto dell’auto sia legato a una problematica della casa produttrice. La casa madre, infatti, per le auto fuori garanzia, parte dal presupposto che qualsiasi problema sia nato a causa di una condotta scorretta o della mancata manutenzione da parte dell’automobilista. Dimostrato il difetto di fabbrica -grazie a un perito meccanico- la casa automobilistica potrà rispondere con riparazione gratuita o risarcimento danni fino a 10 anni. Quindi, anche un’auto fuori garanzia può ottenere la riparazione o sostituzione dei “componenti viziati” gratuitamente in caso di difetto di produzione.