In questa guida vi spiegherò come fare ricorso in caso di multa con autovelox, dandovi tutte le indicazioni necessarie. Oltre al fatto di dover pagare una multa ingiustamente, si è aggiunto il rischio di vedersi decurtati i punti sulla patente! Da quando ci sono gli autovelox, le aule dei tribunali si ritrovano con una miriadi di ricorsi; cosa alquanto legittima dato inattendibilità del dispositivo. Vediamo nel dettaglio come muoversi per fare ricorso.
Multa autovelox, quando contestare
In caso di infrazione, la multa deve essere contestate immediatamente. Se non fosse possibile contestare la multa subito perché vi trovavate in autostrada o in superstrada ( in questo caso è impossibile arrestare il veicolo) dovrete accertarvi che gli agenti che hanno elevato la contravvenzione, abbiano specificato, nel verbale, la motivazione per la quale non hanno fermato il conducente.
Multa autovelox, quando perde efficacia la multa
Non basta solo il numero di targa e il modello dell’auto! Affinché la contravvenzione sia valida, devono essere riportati i seguenti riferimenti sul verbale:
- Modello dell’autovelox
- Tollerabilità in percentuale dello strumento
- Verifica della funzionalità del dispositivo
- Modalità d’impiego dell’autovelox (in particolare per i Telelaser)
- Omologazione ministeriale che certifica che un autovelox è a norma e ne stabilisce le modalità di utilizzo: dato che ci sono diversi modelli di autovelox, il decreto deve specificarne le istruzioni per l’uso corretto. Ad esempio, per alcuni autovelox è prevista la possibilità di utilizzo automatico, mentre altri richiedono necessariamente la presenza degli agenti. E’ vostro diritto richiedere il decreto di omologazione: non è sufficiente il certificato di funzionamento che rilasciano le ditte che producono o distribuiscono gli autovelox.
- Il provvedimento del Prefetto che stabilisce le strade dove non è possibile fermare il trasgressore.
Multa autovelox, come fare ricorso
Se nel verbale dovesse mancare qualche riferimento sopracitato, possiamo fare ricorso. In tal caso non dovremo pagare la sanzione: è bene sottolineare che la multa non può ritenersi nulla se prima non viene fatto un ricorso ed avuto poi esito favorevole.
Dovrete rivolgervi al giudice di pace per il ricorso: il tempo per farlo deve essere improrogabilmente entro 30 giorni dalla notifica e va presentato presso la Cancelleria del Tribunale ove intendete ricorrere.
In alternativa potete ricorrere al Prefetto. In questo caso potete presentare l’istanza presso l’Autorità che ha elevato la sanzione: Carabinieri, Polizia, Vigili urbani, entro e non oltre 60 giorni dalla notifica.
Tuttavia se doveste perdere dinnanzi al Prefetto, la violazione si raddoppia, anche se, nulla è ancora perduto! Infatti, qualora il Prefetto dovesse respingere il ricorso (avete 120 giorni per farlo) vi restano altri 30 giorni per ricorrere contro quest’ultimo provvedimento, dinanzi al giudice di pace.