Multa strisce blu: importo e ricorso. A quanto ammonta l’importo della multa per mancato pagamento del ticket e quando si può fare ricorso.
Multa strisce blu per ticket scaduto
Fino a qualche tempo fa, era possibile fare ricorso quando la multa era elargita a seguito di un ticket scaduto, cioè quando l’automobilista ha pagato il ticket ma poi ha ritirato la vettura dal parcheggio a seguito dell’orario segnalato sullo stesso ticket.
Oggi, il mancato rinnovo del ticket non solo è oggetto di sanzioni ma non dà più possibilità di ricorso. La Suprema Corte di Cassazione ha fatto chiarezza così, chi prende la multa sulle strisce blu con ticket scaduto, dovrà pagarla senza possibilità di fare ricorso. Le motivazioni per un valido ricorso si potrebbero ottenere qualora non vi fossero strisce bianche (parcheggi liberi) nei paraggi oppure se i parchimetri della zona non supportano il pagamento con carta di credito, bancomat o carta di debito così come vedremo nel paragrafo dedicato al ricorso.
Multa strisce blu: importo
Multa strisce blu: importo per chi non ha il grattino o ticket ammonta a 41 euro. Questo importo è riferito a chi ha sostato la macchina sulle strisce blu senza mettere alcun grattino (attenzione! Non vale il ticket del giorno prima, ma solo quello della giornata in corso!). Ad affermarlo è l’articolo 157 del codice della strada.
Multa strisce blu con ticket scaduto: l’importo in questo caso è di 28,70 euro.
Multa strisce blu: importo ridotto
Per chi esegue il pagamento della multa entro 5 giorni dalla contestazione, scatta uno sconto del 30%. La scadenza dei 5 giorni slitta se la notifica cade di sabato, di domenica o in altri giorni festivi (25 dicembre, 1 maggio, 25 aprile…).
L’importo ridotto ammonta a 37,27 euro in caso di multa su strisce blu senza grattino. In ogni caso, le modalità di pagamento in misura ridotta sono sempre descritte nel verbale.
Come si calcolano i 5 giorni entro i quali pagare la multa per poter avere lo sconto del 30%?
Il calcolo dei giorni utili per il pagamento della multa con importo ridotto parte dal primo giorno successivo alla notifica.
Multa strisce blu: ricorso
Quando si può fare ricorso per multa presa a causa del mancato pagamento del ticket per la sosta sulle strisce blu?
Le modalità sono le stesse viste nell’articolo “come contestare una multa per divieto di sosta“, le motivazioni cambiano. Infatti se fino a poco tempo fa era possibile contestare una multa a causa del ticket scaduto, dal 2017 è possibile fare ricorso anche se la multa è stata presa senza ticket. Per questo ci sono i precedenti ma solo quando nella zona non vi sono parchimetri dotati di pancomat o adibiti al pagamento con carta di credito.
A decorrere dal 1° luglio 2016, i Comuni sono tenuti a dotare i parchimetri di pagamento non solo con moneta ma anche con bancomat e carte di credito/debito, tranne nei casi di oggettiva impossibilità tecnica.
Con queste premesse si apre un barlume di speranza per chi intende fare ricorso: una sentenza emessa il 21 febbraio 2017 dal Giudice di pace Giovanni Pesce, ha infatti stabilito che:
“in mancanza di dispositivi attrezzati col bancomat gli automobilisti potranno ritenersi autorizzati a parcheggiare gratis e senza il rischio di essere multati” nelle strisce blu.”
Il ricorso dovrà essere presentato entro 60 giorni dalla notifica del verbale.
Da ricordare: se il prefetto rigetta l’istanza vi è il pagamento maggiorato della multa del 10%.
Mancato pagamento della multa su strisce blu: prescrizione
Come qualsiasi multa, il periodo di prescrizione è di 5 anni.
Cosa significa? Che il procedimento sanzionatorio, dall’accertamento dell’infrazione alla notifica della cartella esattoriale, deve esaurirsi in 5 anni, altrimenti scattano i termini di prescrizione e la multa non sarà più dovuta.
In altre parole, se non paghi la multa e non ti arriva nessun’altra notifica o cartella esattoriale entro 5 anni, quella multa è da considerarsi nulla. Per tutti i dettagli: multe non pagate.