La RC Auto Familiare è una delle ultime novità introdotte nel mercato assicurativo italiano, attraverso la modifica dell’art. 134 del Codice delle Assicurazioni Private. La nuova Bonus Malus familiare ha così ampliato le forme di tutela già introdotte dal decreto Bersani sulla ereditarietà delle classi di merito, e potrebbero permettere a molti automobilisti di risparmiare sulla polizza RC Auto. Ma in che modo?
Cos’è la RC Auto Familiare
Andiamo con ordine e rammentiamo come la RC Auto Familiare sia un’agevolazione della responsabilità civile per il nucleo familiare, che permette a uno dei membri di uno tesso nucleo di “ereditare” la migliore classe di merito legata a un altro veicolo, a patto che la proprietà di questo appartenga a un componente della stessa famiglia.
Anche se in questo approfondimento parleremo espressamente di RC Auto Familiare, ricordiamo che il Bonus Malus di cui oggi parliamo può essere applicato sia in tema di assicurazione auto che di assicurazione moto, e consente dunque di passare il Bonus Malus da un’auto a un’altra ma anche da un’auto a una moto o da una moto a un’auto.
Quanto è attiva la RC Auto Familiare
La RC Auto Familiare è già attiva: il Bonus Malus familiare è infatti in vigore dallo scorso 16 febbraio 2020. Dunque, già oggi è possibile, per alcuni componenti del nucleo familiare, poter avere accesso a una classe di merito più conveniente al momento dell’acquisto di un nuovo contratto assicurativo auto / moto o in fase di rinnovo dell’assicurazione auto / moto.
Chi può usufruire (e chi no) della RC Auto Familiare
L’assicurazione RC Auto Familiare può essere richiesta dall’intestatario dell’assicurazione auto, o dall’assicurato, ed è rivolta a tutti i membri del nucleo familiare dell’assicurato.
Si tenga in considerazione, in questo scorcio di approfondimento, che la polizza in questione può riguardare anche i neopatentati, a patto che – ovviamente, il neopatentato faccia parte del nucleo familiare dell’assicurato.
Di contro, non possono fruire della polizza RC Auto Familiare:
- coloro che non rientrano nel nucleo familiare dell’assicurato;
- coloro che hanno provocato incidenti stradali e posseggo un attestato di rischio con uno o più sinistri nel corso degli ultimi 5 anni.
Come funziona la RC Auto Familiare
Per essere ancora più chiari sul funzionamento della RC Auto Familiare, è utile procedere con un esempio.
Immaginiamo che in famiglia ci sia un assicurato con un veicolo in prima classe (moto o auto), e si desideri assicurare un veicolo aggiuntivo. Ebbene, sulla base del funzionamento della polizza Bonus Malus Fmiliare, questo sarà assicurato con la stessa classe (in questo caso, la prima), trasferendo pertanto la classe di merito migliore maturata.
Attenzione, però. Per poter dimostrare di fare parte della stessa famiglia, occorre presentare presso la compagnia assicurativa una copia del certificato di Stato di Famiglia, richiedibile presso l’Ufficio anagrafe (la maggior parte dei comuni consentono di ottenere questo documento anche online).
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Differenze con il decreto Bersani
Due sono le principali differenze della polizza RC Auto Familiare rispetto al decreto Bersani:
- è ora possibile trasferire la classe di merito anche a vetture che appartengono a categorie differenti. È dunque possibile trasferire la classe di merito più vantaggiosa da un’auto a una moto, o viceversa, da un’auto a uno scooter (o viceversa), da una moto a un furgone (o viceversa) e così via;
- è ora possibile trasferire la classe di merito non solamente nel momento di attivazione di nuove assicurazioni, quanto anche in occasione del rinnovo delle polizze auto o moto.
Ricordiamo infine che attraverso le possibilità stabilite dal decreto Bersani, era possibile ereditare la classe di merito solamente su una stessa tipologia di veicoli.