Gli pneumatici rappresentano un elemento particolarmente inquinante e, sicuramente, uno dei “consumabili” più difficili da riciclare e da differenziare, quando si parla della propria auto.
Si tratta altresì di un elemento con il quale ogni automobilista avrà modo di rapportarsi più volte nel corso della propria vita, considerato che – a seconda degli utilizzi che si faranno della propria auto – dopo qualche anno gli pneumatici dovranno essere conferiti e oggetto di apposito smaltimento.
Ma come si fa lo smaltimento degli pneumatici? Ha un costo? Dove conviene andare?
Lo smaltimento degli pneumatici è obbligatorio
In primo luogo, giova sempre premettere che lo smaltimento degli pneumatici è oggi obbligatorio. Il decreto ministeriale n. 82/2011 prevede infatti che gli pneumatici siano oggetto di un processo di smaltimento piuttosto rigoroso, volto a evitare che siano conferiti attraverso metodi e tecniche non coerenti con gli obiettivi di legge.
Dall’entrata in vigore di quel provvedimento in poi è inoltre previsto che chi vende gomme per auto (i gommisti) debbano inevitabilmente proporre un prezzo per le gomme che comprenda già i costi di smaltimento degli pneumatici usati.
Dunque, dopo aver ritirato le gomme dai propri clienti, i gommisti devono consegnare gli pneumatici usati alle case produttrici, che a loro volta faranno riferimento a un consorzio ad hoc per lo smaltimento pneumatici fuori uso.
Si tratta pertanto di una catena piuttosto rigorosa, il cui rispetto permette di tutelare l’ambiente e ridurre l’inquinamento: sia sufficiente ricordare che ogni anno, nel solo nostro Paese, vengono smaltite circa 400.000 tonnellate di pneumatici fuori uso, ovvero gomme che non possono essere recuperate e riutilizzate. E basti pertanto immaginare che cosa potrebbe accadere all’ambiente nel caso in cui questi pneumatici fossero conferiti in modo sbagliato!
Insomma, smaltire gli pneumatici in modo corretto significa evitare di inquinare il suolo e, dunque, avere un maggiore rispetto per un ambiente già messo a dura prova dall’impatto dei mezzi di trasporto.
Come smaltire gli pneumatici usati
Il modo più semplice per poter smaltire gli pneumatici usati è certamente quello di lasciar fare tutto il lavoro al gommista. Pertanto, nel caso in cui si renda necessario sostituire le gomme con quattro nuove, allora sarà il gommista a ritirare gli pneumatici e smaltirli correttamente, nelle modalità di cui sopra.
Certo è che l’automobilista potrebbe procedere anche in autonomia nel compimento di questa operazione. Si tratta però di un’operazione più laboriosa, considerato che l’automobilista dovrà prendere diretti contatti con il consorzio che si occupa del ritiro, e concordare con esso le modalità di corretto conferimento.
Quanto costa smaltire gli pneumatici usati
Come abbiamo già avuto modo di ricordare, lo smaltimento delle gomme auto è completamente gratuito, nel senso che il relativo costo viene inglobato dal gommista nel prezzo dei nuovi pneumatici.
Dunque, nessun gommista può domandare dei costi espliciti per la realizzazione di questa operazione prevista per legge e, nel caso in cui qualcuno avesse una “tariffa” per questo servizio, si può semplicemente rifiutare e ricordar lui che la legge prevedere altro.
Certo è che niente vieta che il gommista effettui un piccolo rincaro ai prezzi dei nuovi pneumatici per poter compensare il disagio sofferto dal conferimento degli pneumatici esausti. Anche in questo caso val però la pena ricordare che il sovrapprezzo sulle nuove gomme sarà molto limitato e, nella maggior parte dei casi, limitato a 2-3 euro per pneumatico.
Da quanto sopra se ne deduce che nel momento in cui l’automobilista procederà con il compimento di un’operazione di acquisto di quattro nuove gomme per la propria auto, finirà con il pagare circa 8-12 euro in più rispetto al normale, quale frutto sostanziale e implicito dell’operazione di conferimento e di corretto smaltimento degli pneumatici esausti.