Uber ha cambiato il modo in cui ci muoviamo, e… non è certo un’esagerazione! L’azienda californiana ha inventato un concetto nuovo per favorire la mobilità urbana e extra-urbana, permettendo peraltro a chiunque di guadagnare soldi nel tempo libero. Ma come funziona Uber?
Come funziona l’app Uber
Il funzionamento di Uber è molto semplice.
Il primo passo che devi fare è scaricare l’applicazione sul tuo dispositivo Android o Apple e fornire informazioni di base, tra cui il tuo nome, il tuo numero di telefono e il numero della carta di credito. Una volta impostato tutto, dovrai anche inserire l’indirizzo di destinazione nell’apposita casella: anche se non conosci l’indirizzo esatto lo potrai trovare inserendo magari il nome dell’azienda nella quale ti devi recare.
Conferma quindi la tua destinazione, il punto di partenza e l’applicazione ti dirà quanto tempo ci vorrà per arrivarci. Ti fornirà anche il costo stimato del servizio, al fine di garantire la migliore trasparenza, una caratteristica apprezzata dai viaggiatori che erano evidentemente troppo abituati ad essere in balìa delle tariffe dei taxi. In linea di massima, il costo di una corsa dipende da quale servizio si sceglie e dall’ora del giorno. Più persone richiedono un giro Uber allo stesso tempo, più costoso sarà il prezzo del biglietto.
I servizi Uber
I servizi di base di Uber sono chiamati rispettivamente UberX, UberXL e UberSelect. La differenza sta nel prezzo e nel tipo di auto che ti verrà a prendere. I conducenti UberX sono normalmente in un’autovettura standard in grado di trasportare fino a quattro piloti. Gli operatori UberXL hanno un modello più grande che può trasportare fino a sei passeggeri. Infine, UberSelect è un servizio più esclusivo a cui possono partecipare i proprietari di auto di particolare classe e qualità.
Ci sono poi alcuni altri servizi, non disponibili ovunque, come quelli UberBlack e UberSUV, che offrono veicoli ancora di maggiore qualità. Uber offre anche un servizio separato per i piloti che necessitano di veicoli accessibili con sedia a rotelle e un servizio a basso costo chiamato UberPool, un servizio di car pooling che permette agli utenti di condividere la stessa tratta.
Naturalmente, come per altri servizi similari, non c’è modo di sapere in anticipo con chi andrai in giro quando usi UberPool. Potresti dunque avere la fortuna di condividere l’auto con uno sconosciuto tranquillo e discreto, ma potresti anche passare 15 minuti seduto accanto a un super loquace, quando invece vorresti un po’ di maggiore serenità.
Leggi anche: Pagare il bollo auto online
Il viaggio con Uber
Tornando all’uso del servizio, scegli una tariffa e riceverai presto un messaggio che ti informa che un’auto è in arrivo. L’applicazione fornirà il nome dell’autista e il suo costo in anticipo. Elenca anche la marca, il modello, il colore e il numero di immatricolazione dell’auto, oltre ai minuti dal momento del prelievo.
A quel punto non ti rimane altro da fare che entrare in macchina e attendere di arrivare a destinazione. Qualsiasi sia il servizio scelto, l’app ti presenterà una barra che traccia l’avanzamento del viaggio e l’orario di arrivo previsto. C’è la possibilità di condividere i progressi del viaggio attraverso una serie di canali social, come Facebook Messenger, WhatsApp & co.
Tieni anche conto che la maggior parte dei viaggi Uber non prevede pagamento in contanti, perché l’app paga automaticamente l’autista usando la carta di credito già memorizzata. Una volta giunti a destinazione, i passeggeri semplicemente devono scendere dall’auto e… proseguire la loro giornata!
Agli utenti sarà anche chiesto di votare l’autista dopo il viaggio e sarà data loro la possibilità di lasciare una mancia. Entrambe le opzioni sono facoltative. Nota bene che anche ai conducenti è richiesto di valutare gli utenti su una scala da zero a cinque, e che questo voto influenzerà la tua reputazione nella comunità Uber.
Segnaliamo altresì che Uber, mese dopo mese, mira a rendere ogni corsa il più semplice e più confortevole possibile. Per esempio, recentemente ha annunciato l’introduzione di un pulsante di “panico” anche per i clienti, fornendo agli utenti una maggiore tranquillità. Se qualcosa va storto, infatti, è sufficiente scorrere verso l’alto l’icona del centro di sicurezza e selezionare l’assistenza per far chiamare una chiamata di emergenza.